Ieri, sotto il sole cocente di Villa Doria Pamphilj a Roma, si sono incontrati il nostro Presidente del Consiglio, Matteo Renzi e il primo Ministro del Regno Unito Theresa May.

Sul tema dell’immigrazione.

Renzi ha apertamente dichiarato di voler interpretare la preoccupazione del diverse centinaia di migliaia di Italiani che attualmente risiedono nel Regno Unito, di subire possibili atti vessatori post Brexit.
Il Primo Ministro britannico ha promesso di garantire i diritti dei cittadini italiani residenti in Gran Bretagna purchè, parimenti, si garantiscano gli stessi diritti ai cittadini britannici residenti in Italia ed in Europa.

E’ chiaro che la May è preoccupata per le sorti dei cittadini britannici comunque residenti in tutta l’Unione Europea.

Quindi da una parte c’è stata un’ampia rassicurazione sul tema dell’immigrazione dei cittadini EU in Gran Bretagna mentre, dall’altra parte, è stata lanciata una velata minaccia sul rispetto del criterio di reciprocità che deve essere tenuto in considerazione.
May ha ricordato che ci sono rapporti commerciali con l’Italia che valgono 24 milioni di Sterline e che tra i due paesi vi sono stretti legami economici.
Allo stesso tempo Renzi, pur non forzando la mano, ha chiesto tempi certi per l’avvio della procedura di cui all’art.50 del Trattato di Lisbona, tanto sia per evitare derive populiste che per eludere incertezze sui mercati finanziari.

La May ha ribadito quanto aveva già dichiarato alla Merkel ed Hollande.

Nei precedenti incontri e cioè che la procedura di uscita della Gran Bretagna dall’Europa avrà bisogno di un tempo lungo perché siano appianate eventuali possibili divergenze.

L’Italia ha scelto una via di mezzo;

non è stata così perentoria come il presidente francese Hollande e allo stesso tempo è sembrata meno accomodante della Merkel.
Semplificando da una parte non si vorrebbe concedere un facile accesso alla Gran Bretagna al mercato Unico limitando la possibilità di fare trading e dall’altra si vorrebbe mantenere la libertà di libera circolazione della persone.
Ricordiamo che la Gran Bretagna, su richiesta dei cittadini di britannici che hanno vinto con la Brexit, deve risolvere il problema del controllo dell’immigrazione.
Su questi temi si discuterà in futuro e bisognerà trovare il giusto compromesso.